Quali sono le birre italiane

Quali sono le birre italiane

Birre Italiane, siamo certi di sapere davvero tutto? Le imprese italiane che producono birra, utilizzando ingredienti coltivati nel nostro Paese, sono veramente poche. Il motivo sta nel fatto che l’agricoltura nazionale, per alcuni decenni, non ha ritenuto necessario dedicarsi alla produzione e trasformazione delle materie indispensabili per il processo di birrificazione.

Negli ultimi tempi, però, la birra agricola italiana sta prendendo piede. Tra qualche anno sarà possibile parlare di birre prodotte da aziende italiane con ingredienti completamente italiani, in territorio italiano.

Quali sono le birre italiane?

Fatte queste premesse, è importante chiarire quali marchi di birre italiane industriale, ovvero quelli reperibili in tutti i supermercati, sono veramente italiani, sia dal punto di vista della produzione che da quello della proprietà. Quasi tutte le birre italiane più famose continuano a essere prodotte negli stabilimenti del territorio. Molti brand, però, sono stati acquisiti da multinazionali estere.

Tra questi figurano la birra Peroni, la Moretti, la Nastro Azzurro, la Messina, l’Ichnusa, la Dreher, la Poretti, la Raffo e la Wührer. Rimangono totalmente italiane la Menabrea, nata nei laboratori di Biella, in Piemonte, e acquisita dal gruppo Forst di Bolzano e altre piccole imprese, che hanno creato nuovi marchi, dopo aver ceduto i vecchi. Tra queste: Birra Morena (Potenza), Birra dello Stretto (Messina), Birra Castello e Pedavena (Udine).

Da diversi anni, ormai, si è sviluppata la tendenza da parte delle grandi multinazionali di acquisire i brand più noti. Per fare qualche esempio, Heineken nel 1986 ha acquistato Ichnusa e, circa 10 anni dopo, Moretti. Nel 2003 il gruppo sudafricano SABMiller, ha acquisito Peroni, ceduta nel 2016 ad Asahi.

Per quanto riguarda il birrificio Angelo Poretti, il primo accordo con la Carlsberg risale al 1975, ma la società danese è riuscita a rilevare il 100% dell’azienda solo nel 2002. Nonostante la titolarità sia quasi sempre straniera, la maggior parte della produzione viene effettuata prevalentemente nei birrifici italiani.

Alcune ditte italiane producono parte della birra destinata al commercio in altri Paesi, mantenendo il brand e la ricetta tradizionali. Come nel caso della Moretti, che produce la birra per il mercato inglese proprio a Manchester.

Si tratta di una scelta più sostenibile dal punto di vista ambientale e il prodotto finale rimane invariato, grazie all’impiego degli stessi ingredienti e del medesimo procedimento, sotto la visione di un mastro birraio mondiale.

Alcune birre italiane: origini e produzione

Ecco, ora, alcune delle birre italiane più note prodotte nei laboratori italiani:

– Birra Castello: è stata creata per la prima volta 22 anni fa nello stabilimento di San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, appartenuto in precedenza alla Moretti e poi alla Heineken. Tra le varie tipologie ricordiamo: la Forte Doppio Malto, la Radler, l’Intensa Doppio Malto Rossa, La Decisa. La birra Italia è uno dei marchi detenuti.

– Birra Menabrea: è nata a Biella nel 1846 e comprende la Bionda, la Rossa, l’Ambrata, la Weiss. Creata dalla famiglia Welf, vanta numerosi premi e riconoscimenti;

Birra Ichnusa: si tratta di una birra a bassa fermentazione ( lager). Nasce a Cagliari nel 1912 e prende il nome dall’isola Icnussa o Icnôussa.

– Birra Angelo Poretti: dopo un periodo di tempo trascorso in Austria con sua moglie e un mastro birraio, Poretti, di origini varesotte, tornato in Italia, decise di acquistare un birrificio. La bevanda riscosse un notevole successo nel 1881, in occasione dell’Esposizione Industriale Nazionale di Milano.

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